BASILICATA: su sversamento di petrolio ENI risposte insufficienti. La raccolta firme per la moratoria continua

09.05.2017 11:43

La risposta del Presidente Pittella sullo sversamento dei 450mila litri di petrolio fuoriusciti dal COVA dell’Eni a Viggiano (PZ) non la riteniamo sufficiente. Ricordiamo che il COVA è ubicato a pochi metri dal fiume Agri e dalla diga del Pertusillo. “L’estrema attenzione” vantata dalla Regione Basilicata non ci rende sereni rispetto alla contaminazione del suolo e delle acque sotterranee. Non si possono mettere a rischio l’agricoltura e il turismo della Basilicata che producono ricchezza e sviluppo locale.

Abbiamo già raccolto quasi 4000 firme e continueremo la mobilitazione con  la petizione online “Fermiamo i pozzi di petrolio in Basilicata” (goo.gl/QeoTGR) sulla piattaforma change.org . Rivolgeremo la petizione anche al Presidente del Consiglio Gentiloni, al Minstero dello Sviluppo Economico Calenda e al Ministro dell’Ambiente Galletti chiedendo di cancellare ogni riferimento allo sfruttamento del petrolio Lucano nella Strategia Energetica Nazionale e di attivarsi al fine di sostenere la moratoria.

Chiediamo inoltre alle Istituzioni di collaborare con le autorità giudiziarie per accertare le responsabilità dello sversamento e di adottare con urgenza una strategia di uscita e chiusura di tutte le attività sulle estrazioni petrolifere che fino ad ora hanno prodotto solamente uno sviluppo distorto nel territorio Lucano.

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