Scorie nucleari: Presidente Pittella non sonnecchi. Il pericolo è dietro l’angolo!
21.03.2015 16:23
“Chi dorme non piglia pesci”, anzi nel caso della Regione Basilicata “piglia” un bel pacco di scorie radioattive. Sono mesi che sollecitiamo la nostra Regione ad attivarsi per far sentire la sua voce per scongiurare un attacco alle spalle come quello del 2003.
La situazione è delicata, troppi i dubbi e troppe oscurità nella questione dei rifiuti radioattivi e del relativo deposito a partire dalla classificazione dei rifiuti stessi. Pensavamo di avere le idee chiare e le norme utili a capire ed invece no! Manca ancora un decreto per la classificazione dei rifiuti radioattivi come richiesto dalla normativa internazionale in materia. Fino a quando non ci sarà la classificazione, come si potrà realizzare un deposito adatto?
Ma non solo, siamo ancora in attesa della nomina del direttore dell’Isin, l’Ispettorato con poteri autonomi, che dovrebbe monitorare i rifiuti, la gestione, il deposito e la Sogin. La prima nomina del dott. Commercialista Ministro dell’ambiente è stata una vera bufala: la nomina di Agostini, uomo senza alcuna competenza per ciò che interessa. Per fortuna questa nomina è stata scongiurata per il momento.
Inoltre esprimiamo forte preoccupazione per i ritardi della messa in sicurezza del centro Trisaia di Rotondella rispetto alla costruzione dei cask che dovrebbero contenere il combustibile americano ai fini del rientro in America. Non è più tollerabile il ritardo del cronoprogramma delle attività di Sogin rispetto a quanto detto nel 2004 per la costruzione dei suddetti Cask. Pertanto, Sogin provveda celermente alla costruzione per mandar via prima possibile le ormai note barre di combustibile.
Questi argomenti sono stati oggetto di un incontro a Roma con i rappresentanti della nostra associazione e il direttore di Greenpeace Italia Onufrio, in occasione di un incontro con il direttore di Greenpeace International Kumi Naidoo.
Invitiamo tutti e soprattutto la Regione Basilicata e le nostre istituzioni a tenere alta la guardia e ad attivarsi per non rimanere sempre all’oscuro delle decisioni più importanti per il nostro territorio.
Perché questa volta, ribadiamo, nessuno potrà dire “non sapevo nulla”.